17 Aprile 2025

Acqua nelle orecchie: come rimediare?

L’acqua nelle orecchie si accumula principalmente dopo bagni, docce o nuotate. Il liquido entra nel condotto uditivo esterno, inondando l’area e generando una sensazione di ovattamento. Questo accade perché l’acqua ostacola le vibrazioni del timpano, limitando la trasmissione del suono e provocando una temporanea alterazione dell’udito.

La sensazione di acqua nelle orecchie è spesso accompagnata da un gorgoglio interno e da una lieve riduzione dell’udito. In alcuni casi può comparire anche prurito o la sensazione di avere l’orecchio tappato. La presenza prolungata di liquido può inoltre favorire la proliferazione di batteri, aumentando il rischio di otite esterna, nota anche come “orecchio del nuotatore”.

L’umidità persistente può inoltre portare alla formazione di un tappo di cerume. Il cerume, a contatto con l’acqua, si gonfia e può ostruire completamente il condotto, causando un orecchio otturato e ulteriore sensazione di chiusura o pressione. In questi casi si parla spesso di orecchio ovattato o tappato.

Se il liquido non fuoriesce in tempi brevi, può comparire dolore e, in presenza di fuoriuscita di liquido dall’orecchio, è necessario rivolgersi a un medico. Il rischio è lo sviluppo di un’infezione, con peggioramento dei sintomi.

Nel prossimo paragrafo vengono analizzati i metodi su come togliere l’acqua dalle orecchie, evitando manovre rischiose o strumenti inadeguati.

Come togliere l’acqua dalle orecchie in modo sicuro

Togliere l’acqua dalle orecchie richiede attenzione per evitare traumi al timpano o al condotto uditivo. Il metodo più semplice è inclinare la testa lateralmente e tirare delicatamente il lobo dell’orecchio, favorendo il drenaggio naturale.

Un’altra tecnica efficace è sdraiarsi con l’orecchio interessato rivolto verso il basso, mantenendo la posizione per qualche minuto. La forza di gravità può aiutare a liberare il condotto. Anche muovere la mandibola, mimando la masticazione, può stimolare la fuoriuscita del liquido.

Si può usare un fazzoletto arrotolato con delicatezza per assorbire l’umidità visibile, senza spingere in profondità. Alcune persone trovano utile l’utilizzo di un asciugacapelli a bassa temperatura, mantenendo una distanza di almeno 30 cm dall’orecchio, per asciugare il canale senza causare scottature.

Sono disponibili anche spray auricolari specifici, con effetto disidratante, che aiutano a fare uscire l’acqua dall’orecchio. Questi spray contengono sostanze in grado di evaporare rapidamente, lasciando il condotto asciutto.

Non è consigliato usare cotton fioc, oggetti appuntiti o candele per orecchie, poiché possono peggiorare la situazione, spingere il cerume più in profondità o causare danni.

Nel prossimo paragrafo viene approfondito cosa fare quando l’acqua nell’orecchio non va più via, con attenzione ai segnali di complicazioni.

Cosa fare se l’acqua nell’orecchio non va più via

Quando l’acqua nell’orecchio non va più via entro 24-48 ore, è possibile che ci sia un’ostruzione dovuta a cerume gonfio, a un’infiammazione o a un’alterazione delle trombe di Eustachio. In questi casi, la sensazione di orecchio tappato persiste, accompagnata da udito ovattato, fastidio o pressione interna.

Se si avverte anche dolore, prurito o la presenza di liquido nelle orecchie, è importante non intervenire in modo autonomo. I rimedi per orecchio tappato in questo caso possono includere gocce otologiche prescritte da un medico o un lavaggio auricolare professionale.

È utile evitare l’uso prolungato di auricolari o la permanenza in ambienti umidi. L’autotrattamento con soluzioni non indicate, come olio caldo o acqua ossigenata, può irritare la mucosa interna o peggiorare la situazione.

In caso di fuoriuscita di liquido giallastro o biancastro, è fondamentale un controllo specialistico. Questa condizione può indicare la presenza di un’infezione dell’orecchio medio o di una perforazione del timpano.

Nel paragrafo seguente viene descritto come stappare le orecchie dall’acqua con tecniche semplici e manovre non invasive.

Come stappare le orecchie dall’acqua con metodi efficaci

Per stappare le orecchie dall’acqua, esistono manovre che sfruttano la pressione o il movimento dell’aria per favorire il drenaggio del liquido bloccato. Una tecnica comune è la manovra di Valsalva: si tappa il naso e si soffia delicatamente tenendo la bocca chiusa, creando una pressione che può liberare le trombe di Eustachio.

Un’altra opzione è la manovra di Toynbee, che consiste nel deglutire mentre si tappa il naso. Questa azione può riequilibrare la pressione interna dell’orecchio, facilitando la fuoriuscita del liquido.

Se le orecchie risultano tappate anche dopo l’uso di queste tecniche, è utile ricorrere a spray per togliere l’acqua nelle orecchie, soprattutto se il problema si presenta frequentemente dopo immersioni o docce.

In caso di orecchie tappate da cerume, è consigliabile utilizzare gocce emollienti o trattamenti idratanti per sciogliere il tappo e ripristinare la funzionalità uditiva.

Nel prossimo paragrafo si analizzano i segnali legati alla presenza di liquido nelle orecchie e i possibili sintomi che richiedono attenzione.

Sintomi da liquido nell’orecchio: quando preoccuparsi

I sintomi di liquido nelle orecchie variano da un lieve fastidio a segni più evidenti di infezione. La sensazione di orecchio otturato, perdita temporanea dell’udito, scricchiolii o suoni ovattati sono i primi segnali da monitorare. Se questi sintomi durano più di due giorni, è opportuno indagare.

Altri segni che indicano la presenza di un problema sono:

  • Prurito persistente nel condotto uditivo;
  • Fuoriuscita di liquido chiaro, giallastro o con cattivo odore;
  • Dolore interno che aumenta alla pressione;
  • Sensazione di pressione o pienezza costante.

Questi sintomi possono indicare un’infiammazione del condotto uditivo, un’otite esterna o un versamento timpanico. Nei casi più gravi, la fuoriuscita di liquido può essere associata a una lesione del timpano o a infezioni croniche.

Se dopo aver utilizzato cerulisina o altri rimedi il tappo all’orecchio persiste, è possibile che si sia formato un blocco che necessita di rimozione professionale.

Nel prossimo paragrafo si approfondisce come prevenire l’acqua nelle orecchie, soprattutto durante le attività a rischio come il nuoto.

Come prevenire l’acqua nelle orecchie in piscina o al mare

Prevenire l’accumulo di acqua nelle orecchie è possibile adottando alcune semplici precauzioni. L’uso di tappi auricolari impermeabili è uno dei metodi più efficaci, soprattutto in piscina o durante immersioni prolungate.

Anche indossare una cuffia da nuoto ben aderente può ridurre il rischio, evitando l’ingresso di acqua nel condotto uditivo. Dopo l’esposizione all’acqua, è utile asciugare bene le orecchie, inclinando la testa su entrambi i lati e tamponando con un asciugamano morbido.

Evitare l’utilizzo frequente di cotton fioc è fondamentale. Questi strumenti, infatti, possono spingere il cerume in profondità, facilitando l’ostruzione del condotto e intrappolando eventuali residui liquidi.

Nei soggetti predisposti a infezioni o infiammazioni, l’uso regolare di spray auricolari preventivi può aiutare a mantenere il condotto asciutto e pulito.

Il prossimo paragrafo illustra i rimedi casalinghi e i cosiddetti rimedi della nonna per contrastare la sensazione di orecchio tappato da acqua in modo naturale e sicuro.

Rimedi della nonna per orecchie tappate da acqua

Alcuni rimedi della nonna per le orecchie tappate da acqua possono rivelarsi utili in situazioni lievi. Il vapore generato da una doccia calda può contribuire ad ammorbidire il cerume e a favorire il drenaggio del liquido. Anche l’uso di un asciugamano caldo applicato all’esterno dell’orecchio può essere efficace.

Tra i metodi naturali più utilizzati:

  • Olio d’oliva tiepido: poche gocce nell’orecchio, lasciate agire per qualche minuto prima di inclinare la testa;
  • Movimenti mandibolari ripetuti per stimolare la fuoriuscita del liquido;
  • La già citata manovra di Valsalva, sempre da eseguire con cautela;
  • Posizione laterale con massaggio dietro l’orecchio, utile per stimolare il deflusso.

È importante sottolineare che, in presenza di dolore acuto o secrezioni, i rimedi casalinghi non sostituiscono l’intervento medico. Se la sensazione di liquido nell’orecchio persiste nonostante i tentativi, può essere necessario un trattamento specifico.

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