Ipoacusia: perdita di udito

Gradi cause sintomi soluzioni
Nel nostro centro a Palermo, offriamo una serie di esami gratuitamente, e che solitamente sono a pagamento, per valutare la necessità di un apparecchio acustico. 
Sono diversi esami specialistici con i quali abbiamo creato un percorso capace di valutare con estrema efficacia il reale bisogno di un apparecchio acustico per chi ha una qualunque forma di ipoacusia.
La Video Otoscopia rappresenta il punto di partenza nella valutazione uditiva. Attraverso questo esame visivo, è possibile ispezionare l'orecchio esterno e il timpano, identificando eventuali anomalie strutturali, infiammazioni, accumulo di cerume o altri tipi di ostruzioni che potrebbero influire sull'udito. Questo test, essenziale per escludere cause fisiche immediatamente trattabili della perdita uditiva, viene generalmente offerto ad un costo accessibile o incluso nella visita otorinolaringoiatrica iniziale, anche se il prezzo può variare a seconda della struttura sanitaria.

Cause di perdita d’udito intercettabili con Video Otoscopia

Ostruzioni del Canale Uditivo

Accumulo di cerume, corpi estranei o tumori del canale
auricolare.

Infezioni dell’Orecchio Esterno

Otite esterna, inclusa l’otite del nuotatore.

Perforazioni del Timpano

Danni al timpano a seguito di infezioni, traumi o improvvisi cambi di pressione.

Malformazioni dell’Orecchio Esterno e Medio

Anomalie congenite o acquisite che possono influenzare la trasmissione del suono.
Il Test Audiometrico, invece, misura direttamente la capacità uditiva dell'individuo. Attraverso una serie di suoni tonali e vocali presentati a diverse frequenze e intensità, questo esame definisce il tipo (neurosensoriale, trasmissiva o mista) e il grado di ipoacusia, fornendo dati cruciali per la selezione dell'apparecchio acustico più adeguato. Sebbene il costo possa essere variabile, molti centri offrono questo test a tariffe concorrenziali o come parte di un pacchetto diagnostico completo.

Cause di ipoacusia Intercettabili con Audiometria

Neuropatia Uditiva

Danni ai nervi uditivi che possono influenzare la trasmissione del suono
al cervello, rendendo difficile la comprensione della parola, anche se l’udito per i toni può
essere normale.

Presbiacusia

Identificazione del tipico andamento della perdita legata all’età, con maggiore perdita alle frequenze alte.

Perdita dell’Udito Indotta da Rumore (NIHL):

Profilo audiometrico che mostra perdita dell’udito a frequenze specifiche, tipicamente a 3000, 4000 o 6000 Hz.

Perdite di Udito Fluttuanti

Come quelle associate alla malattia di Menière, che possono variare nel tempo.
L'Impedenzometria completa il quadro diagnostico valutando la funzionalità dell'orecchio medio e la mobilità del timpano. Questo test è particolarmente utile per rilevare condizioni che influenzano la trasmissione del suono attraverso l'orecchio medio, come l'otite media con effusione o l'otosclerosi. Anche per questo esame, il costo può variare, ma è spesso considerato una componente essenziale della valutazione uditiva complessiva.
Cause rilevabili con Impedenzometria
• Disfunzione della Tromba di Eustachio: Problemi con l’apertura e la chiusura della tromba di Eustachio possono portare a una pressione anormale nell’orecchio medio, influenzando la trasmissione del suono.
• Otite Media con Effusione (OME): Accumulo di fluido nell’orecchio medio senza segni di infezione acuta, che può ridurre la mobilità del timpano e delle ossicini.
• Otosclerosi: Una malattia dell’orecchio medio che causa fissazione stapediale, risultando in una perdita di udito trasmissiva misurabile tramite impedenzometria.
• Età (Presbiacusia): La causa più comune di perdita d’udito negli adulti, dovuta al deterioramento naturale delle strutture uditivi.
• Esposizione a Rumore: Danneggiamento dell’udito causato da esposizione prolungata a livelli di suono elevati o a rumori improvvisi molto forti.
• Infezioni: Otite media (media acuta o con effusione) e otite esterna possono causare perdita d’udito temporanea o permanente.
• Traumi: Danni fisici all’orecchio, come fratture del cranio o variazioni brusche di pressione (barotrauma), possono influire sull’udito.
• Farmaci Ototossici: Alcuni farmaci possono avere effetti collaterali che includono la perdita Di udito.
• Malattie: Condizioni come la malattia di Menière, tumori dell’;orecchio e infezioni virali possono portare a perdita d'udito.
Infine, una Visita Otorinolaringoiatrica completa l'iter diagnostico, consentendo al medico specialista di valutare i risultati degli esami, di esaminare in maniera approfondita lo stato di salute dell'apparato uditivo e di proporre il percorso terapeutico più adatto, che può includere l'adattamento di un apparecchio acustico. La visita specialistica rappresenta un passaggio chiave, essendo l'occasione per un confronto diretto tra paziente e medico sui risultati ottenuti e sulle opzioni terapeutiche disponibili.
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Gradi di perdita d'udito

La classificazione dei gradi di ipoacusia è un aspetto fondamentale nella diagnosi e nel trattamento della perdita uditiva. Questa suddivisione, basata sulla gravità del deficit uditivo e misurata in decibel (dB) rispetto a un udito considerato normale, consente ai professionisti del settore audiologico di formulare un piano di intervento personalizzato.

Lieve

In questa fase iniziale, la perdita uditiva si colloca tra i 20 e i 39 dB. Le persone con una perdita uditiva lieve spesso faticano a percepire suoni bassi o distanti, come sussurri o dialoghi sommessi, soprattutto in contesti con un elevato livello di disturbo ambientale. Questo grado di ipoacusia può passare inosservato in situazioni di quiete, ma può risultare evidente in ambienti affollati o rumorosi, dove il frastuono di fondo sovrasta le frequenze vocali.

Moderata

Con una perdita di 40-69 dB, si entra nel dominio dell'ipoacusia moderata. Chi è affetto da questa condizione trova difficoltà nell'interpretare le conversazioni a un volume normale, particolarmente se il parlato si mescola a rumori ambientali. Le parole possono sembrare ovattate o distanti, rendendo necessario chiedere frequentemente di ripetere quanto detto. In questa fase, l'utilizzo di apparecchi acustici diventa una soluzione comune per migliorare l'udito.

Severa

L'ipoacusia severa si manifesta con una perdita uditiva di 70-94 dB. Gli individui con un deficit di questa entità necessitano imperativamente di dispositivi di amplificazione sonora per partecipare a conversazioni e interazioni quotidiane. L'abilità di comprendere il parlato senza supporto tecnologico è gravemente compromessa, limitando significativamente la comunicazione naturale e l'autonomia personale.

Profonda

Quando la perdita uditiva supera i 95 dB, si parla di ipoacusia profonda, uno stato in cui la capacità di ascolto tramite i metodi convenzionali è pressoché assente. Le persone con questa condizione estrema possono richiedere non solo l'uso di apparecchi acustici altamente potenti o impianti cocleari ma anche il ricorso a metodi alternativi di comunicazione, come la lettura labiale o l'uso di linguaggi visivi quali la lingua dei segni. Questo livello di perdita uditiva richiede un approccio multidisciplinare per garantire un'integrazione efficace nella vita sociale e lavorativa.

Tipi di ipoacusia

L'ipoacusia, o perdita dell'udito, si classifica in diverse tipologie a seconda della causa sottostante e della localizzazione del danno all'interno dell'apparato uditivo, ognuna delle quali richiede un approccio diagnostico e terapeutico specifico.

La perdita uditiva neurosensoriale

La perdita uditiva neurosensoriale rappresenta la forma più comune di ipoacusia ed è caratterizzata da danni alle cellule ciliate dell'orecchio interno o al nervo uditivo. Questa condizione può essere il risultato di fattori genetici, invecchiamento, esposizione a rumori forti, o l'uso di farmaci ototossici. La perdita neurosensoriale è spesso permanente e il trattamento principale consiste nell'uso di apparecchi acustici o, in casi più gravi, di impianti cocleari.

L'ipoacusia trasmissiva

L'ipoacusia trasmissiva, d'altra parte, è causata da anomalie nell'orecchio esterno o medio che ostacolano il trasporto efficiente del suono verso l'orecchio interno. Questi ostacoli possono includere l'accumulo di cerume, infezioni dell'orecchio medio, perforazioni del timpano o a una distrofia che porta a una ipoacusia progressiva (otosclerosi). A differenza della perdita neurosensoriale, l'ipoacusia trasmissiva può spesso essere trattata e, in molti casi, completamente risolta con interventi medici o chirurgici.

La perdita uditiva mista

Quando un individuo sperimenta una perdita uditiva mista, si tratta di una combinazione di componenti sensorineurali e trasmissive. In questi casi, il paziente può avere sia danni all'orecchio interno o al nervo uditivo, sia ostruzioni o anomalie nell'orecchio esterno o medio. Il trattamento di questa tipologia di ipoacusia può richiedere un approccio combinato che indirizzi entrambe le cause della perdita uditiva.

L'ipoacusia neurale

Infine, l'ipoacusia neurale si verifica a seguito di disfunzioni del nervo uditivo o dei percorsi neurali che collegano l'orecchio al cervello. Questo tipo di perdita uditiva può derivare da condizioni neurologiche, traumi cranici o malattie virali che influenzano il sistema nervoso. L'ipoacusia neurale rappresenta una sfida terapeutica poiché la soluzione non risiede semplicemente nell'amplificazione del suono, ma richiede spesso un approccio multidisciplinare per migliorare la comunicazione e la qualità della vita del paziente.

Cause comuni dell’ipoacusia

Le cause dell'ipoacusia sono molteplici e spaziano da fattori ereditari a influenze ambientali, da condizioni mediche a comportamenti a rischio.

Oltre a fattori genetici ed età, l'esposizione prolungata a livelli di suono elevati, infezioni ricorrenti dell'apparato uditivo, traumi fisici diretti all'orecchio e l'utilizzo di sostanze farmacologiche potenzialmente dannose per l'udito (farmaci ototossici) rappresentano significative fonti di rischio per lo sviluppo dell'ipoacusia. Malattie specifiche, quali la malattia di Menière, caratterizzata da vertigini, tinnito e perdita uditiva fluttuante, e la presbiacusia, il naturale declino dell'udito dovuto all'avanzare dell'età, presentano sintomatologie peculiari che necessitano di strategie di intervento personalizzate.

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Ostruzioni del canale uditivo

Un comune motivo di riduzione temporanea dell'udito è l'occlusione del canale uditivo, che può derivare dall'accumulo di cerume (ceruminosi) o dall'inserimento di corpi estranei. Queste situazioni possono generalmente essere risolte con procedure non invasive che ripristinano l'udito eliminando l'ostruzione.

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Infezioni dell'orecchio esterno e medio

Le infezioni auricolari, quali l'otite esterna (infiammazione del canale uditivo esterno, spesso chiamata "otite del nuotatore") e l'otite media (infiammazione dell'orecchio medio, caratterizzata da accumulo di fluido e dolore), possono causare una perdita uditiva di tipo trasmissiva. Quest'ultima, benché potenzialmente reversibile con una terapia appropriata, richiede una diagnosi tempestiva e un trattamento specifico per evitare complicazioni a lungo termine.

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Perforazioni del timpano

La membrana timpanica, essenziale per la corretta trasduzione del suono, può essere danneggiata da infezioni severe, variazioni brusche di pressione (barotrauma) o traumi fisici. Queste lesioni possono alterare significativamente l'udito e, a seconda della gravità, possono richiedere interventi chirurgici mirati o guarire spontaneamente.

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Malformazioni e disfunzioni

Alterazioni congenite o acquisite nella struttura dell'orecchio esterno e medio possono impattare negativamente sulla capacità di conduzione del suono, generando una perdita uditiva trasmissiva. Queste anomalie possono variare da lievi deformazioni a gravi malformazioni che compromettono l'integrità dell'apparato uditivo, influenzando sia la qualità che la quantità del suono percepito.
Questo ampio ventaglio di cause sottolinea la complessità dell'ipoacusia come condizione medica e la necessità di un approccio olistico e personalizzato nella valutazione e nel trattamento. La comprensione dettagliata delle diverse eziologie è fondamentale per sviluppare strategie terapeutiche efficaci che possano migliorare la qualità di vita delle persone affette da perdita uditiva.

Sintomi e diagnosi dell’ipoacusia

I sintomi associati all'ipoacusia possono manifestarsi in un ampio spettro di modalità, riflettendo non solo la varietà delle cause sottostanti ma anche il grado specifico di compromissione uditiva dell'individuo. La perdita dell'udito può manifestarsi con segnali precoci discreti, quali un lieve disagio nel distinguere conversazioni in ambienti rumorosi, fino a sintomi più evidenti e limitanti, come un'incapacità marcata di seguire dialoghi senza il supporto visivo della lettura labiale. Tra i segni più comuni vi è la richiesta frequente di ripetizione durante le conversazioni, la tendenza a elevare il volume di televisori o radio oltre il livello considerato normale dagli altri, e un'apparente predilezione per un orecchio rispetto all'altro durante le comunicazioni telefoniche. Altri sintomi includono il tinnito, ovvero la percezione di suoni come fischii o ronzii in assenza di una fonte esterna, e la sensazione di avere le orecchie "intasate", che può indicare la presenza di un blocco o di un accumulo di fluido nell'orecchio medio.
La diagnosi dell'ipoacusia si basa su una valutazione accurata e dettagliata delle capacità uditive, mediante l'utilizzo di test specifici. L'audiometria tonale è il pilastro di questa valutazione, permettendo di determinare la soglia minima di udibilità per diverse frequenze sonore e di classificare la perdita uditiva in termini di grado.
L'impedenzometria offre invece una visione della mobilità della catena ossiculare e della membrana timpanica, oltre a fornire informazioni sulla presenza di liquido nell'orecchio medio. La video otoscopia, che impiega una piccola telecamera per esplorare il canale uditivo e l'orecchio medio, può rivelare ostruzioni, infezioni o altre anomalie strutturali. In casi selezionati, possono essere necessari ulteriori esami, come la Risonanza Magnetica (RM) o la Tomografia Computerizzata (TC), per indagare su possibili cause neurologiche o strutturali complesse dell'ipoacusia.
Il processo diagnostico può inoltre avvalersi di test di funzionalità uditiva avanzati, come l'audiometria vocale, che valuta la capacità di comprendere il parlato a diverse intensità sonore, e test speciali per la diagnosi di specifiche condizioni, come la audiometria ad alta frequenza, utile per individuare precocemente l'esposizione a ototossicità o a rumore. Questa fase diagnostica è cruciale non solo per identificare l'entità e il tipo di perdita uditiva ma anche per pianificare un intervento riabilitativo su misura, che possa includere l'uso di apparecchi acustici, interventi chirurgici o terapie di supporto, come la riabilitazione uditiva e il counseling.

Trattamento dell’ipoacusia

Il trattamento e la gestione dell'ipoacusia si articolano in un percorso multidisciplinare che richiede l'integrazione di diverse strategie terapeutiche, personalizzate in base all'eziologia specifica della perdita uditiva e al suo impatto sulla vita quotidiana del paziente
La scelta dell'intervento più adatto può spaziare dall'impiego di dispositivi elettronici per l'amplificazione del suono, a interventi farmacologici, fino a tecniche chirurgiche avanzate, con l'obiettivo primario di ripristinare, quanto più possibile, la funzione uditiva compromessa e migliorare la comunicazione.

Apparecchi Acustici e Dispositivi di Assistenza

L'uso di apparecchi acustici rappresenta una delle soluzioni più diffuse nella gestione dell'ipoacusia. Questi dispositivi, altamente personalizzabili, sono progettati per amplificare i suoni ambientali e rendere la parola più chiara e comprensibile, adattandosi a vari livelli di perdita uditiva. Con l'avanzare della tecnologia, gli apparecchi acustici sono diventati sempre più piccoli, discreti e dotati di funzionalità avanzate come la connessione Bluetooth per telefonate e ascolto della musica, la cancellazione del rumore, programmi ambientali preimpostati e la possibilità di essere controllati tramite app dedicate. Per coloro che necessitano di soluzioni più potenti, gli impianti cocleari offrono un'alternativa efficace, soprattutto in casi di ipoacusia severa o profonda, bypassando le parti danneggiate dell'orecchio interno per stimolare direttamente il nervo uditivo.

L'ipoacusia, comunemente intesa come calo dell'udito o deficit uditivo

Quando l'ipoacusia è causata da infezioni, infiammazioni o altre patologie mediche, i trattamenti farmacologici possono rivestire un ruolo cruciale nel controllo e nella risoluzione della perdita uditiva. In presenza di condizioni specifiche, come l'otite media con effusione o l'otosclerosi, interventi chirurgici mirati possono essere necessari per ripristinare la trasmissione del suono attraverso l'orecchio medio o per rimuovere eventuali ostruzioni.

Riabilitazione uditiva

La riabilitazione uditiva, inclusa l'educazione al lip reading e l'uso di tecnologie assistive, gioca un ruolo fondamentale nel supportare le persone con ipoacusia nel migliorare le loro capacità comunicative. Attraverso un programma personalizzato, i pazienti possono apprendere strategie efficaci per ottimizzare l'uso degli aiuti uditivi e per gestire situazioni comunicative complesse. Inoltre, l'inclusione di familiari e caregiver nel processo di riabilitazione è essenziale per creare un ambiente di supporto che favorisca l'integrazione sociale e riduca l'isolamento.
In conclusione, la gestione dell'ipoacusia richiede un approccio olistico che tenga conto delle specificità individuali e che sia in grado di offrire soluzioni terapeutiche avanzate, supporto nella riabilitazione e strategie comunicative adattate alle esigenze di ciascun paziente, per garantire il massimo recupero possibile della funzione uditiva e un significativo miglioramento della qualità di vita.
L'ipoacusia rappresenta una sfida significativa per molti, ma le avanzate opzioni di diagnosi e trattamento disponibili oggi consentono a chi ne soffre di migliorare notevolmente la propria qualità di vita. La comprensione delle cause, dei gradi e dei sintomi dell'ipoacusia, insieme a una diagnosi accurata e a un trattamento tempestivo, sono essenziali per gestire efficacemente questa condizione e ridurne l'impatto sulle attività quotidiane.

L'ipoacusia

Calo dell'udito o deficit uditivo

L'ipoacusia, comunemente intesa come calo dell'udito o deficit uditivo, costituisce un disturbo largamente diffuso che tocca persone di ogni fascia d'età, dall'infanzia alla terza età, incidendo profondamente su aspetti fondamentali della vita quotidiana quali la qualità delle relazioni interpersonali, la capacità di partecipazione alle conversazioni attivamente e in modo sereno. Questa condizione, che può variare da una lieve difficoltà nel riconoscimento dei suoni a una profonda sordità, altera non solo il modo in cui gli individui interagiscono con il mondo circostante ma anche come si percepiscono internamente, influenzando la percezione di sé e l'autostima.
In questo contenuto ci addentreremo nell'universo complesso dell'ipoacusia, indagando le molteplici facce di questa condizione. Partendo dalle cause, che spaziano da fattori genetici a influenze ambientali come l'esposizione a rumori eccessivi, passando per malattie che possono compromettere l'udito nel tempo, esploreremo i diversi gradi di perdita uditiva, ognuno dei quali richiede un approccio specifico per un efficace intervento riabilitativo.
Il nostro viaggio alla scoperta dell’ipoacusia (perdita d’udito) ci porterà a distinguere tra le varie tipologie di questa condizione, dalle forme neurosensoriali, tipicamente permanenti, alle perdite trasmissive, spesso trattabili con interventi medici o chirurgici, fino alle ipoacusie miste che combinano elementi delle prime due. Analizzeremo inoltre i sintomi che accompagnano il calo dell'udito, che vanno oltre la mera difficoltà di ascolto per abbracciare fenomeni quali il tinnito, la sensazione di pressione auricolare e la sfida nel comprendere la parola in contesti rumorosi.
Infine, ma non per importanza, discuteremo le soluzioni terapeutiche disponibili per affrontare l'ipoacusia. Dall'uso di apparecchi acustici, che negli ultimi anni hanno visto notevoli avanzamenti tecnologici, a interventi chirurgici come l'impianto cocleare per i casi più gravi, senza tralasciare le strategie di comunicazione alternativa e i supporti tecnologici che facilitano la vita quotidiana di chi vive con una perdita d'udito.
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